Dorothy Day: autentica radicale

I cattolici statunitensi hanno celebrato ieri il trentesimo anniversario della scomparsa della serva di Dio Dorothy Day, la fondatrice, nel 1933, del Catholic Worker Movement, l’organizzazione di assistenza ai poveri che attualmente conta centottantacinque sedi sparse negli Stati Uniti.
In occasione della ricorrenza, monsignor Charles Joseph Chaput, arcivescovo di Denver, ha sottolineato che Dorothy Day è stata una “radicale” nel vero senso della parola, perché profondamente impegnata nella sua “vocazione cristiana”.
In una dichiarazione rilasciata a Catholic News Agency, il presule ha affermato che “come san Francesco d’Assisi, Dorothy Day ha scelto di vivere il vangelo fino in fondo senza eccezioni e compromessi.
Nella sua vita, l’attaccamento al soccorso dei poveri ha avuto dei risvolti eroici e il suo amore verso la Chiesa, da lei considerata come una madre e una maestra allo stesso tempo, non le ha impedito di prendere coscienza di alcuni aspetti della sua vita non conformi all’insegnamento religioso.
La perdurante vitalità del Catholic Worker movement, da lei fondato, è la prova delle sue straordinarie virtù”.
 Donna Ecker, co-direttrice della Bethany House, una Catholic Worker community, con sede a Rochester, Stato di New York, dichiara che “benché non abbia mai avuto la possibilità d’incontrare personalmente Dorothy Day, conosco molto di lei grazie a mia zia e mio zio che sono stati con Dorothy i co-fondatori della St Joseph House e suoi grandi amici”.
La Bethany House fornisce assistenza alle madri single che non riescono a trovare una decente dimora per se stesse e per i loro bambini.
Donna Ecker ha ricordato il periodo della vita di Dorothy Day quando, insieme alla figlia Tamar, ritornò da Staten Island a New York all’inizio degli anni Trenta e, insieme a Peter Maurin, fondò, nel 1933, il Catholic Worker movement.
La co-direttrice della Bethany House ha sottolineato che “sull’esempio delle difficoltà passate da Dorothy Day in quel periodo, si è deciso che la nostra missione va indirizzata all’accoglienza e all’aiuto di ragazze madri che si trovano in situazioni di grande bisogno”.
Fin dagli inizi della sua vita terrena, Dorothy Day, nata a Brooklyn nel 1896 e cresciuta a Chicago, dove a dodici anni era stata accolta nella comunità episcopaliana, aveva fatto trasparire una forte carica di spiritualità.
Secondo la biografia della serva di Dio scritta da David Scott nel 2002 e intitolata “Praying in the Presence of Our Lord”, fin dalla prima adolescenza Dorothy era devota alla preghiera e mortificava il corpo scegliendo volontariamente di riposare su duri giacigli.
Tuttavia il clima di forte tensione sociale e la sua spiccata propensione per i più deboli la spingono, appena sedicenne, a lasciare gli studi presso il college di Chicago e a ritornare a New York dove inizia a scrivere brevi cronache per il giornale socialista “The Call”.
Per alcuni anni si trasferisce a Staten Island insieme a Forster Batterham, convinto ecologista di idee anarchiche.
In questo periodo, Dorothy inizia di nuovo ad approfondire la sua fede in Dio e ad accostarsi sempre più alla fede cattolica.
Questo suo cambiamento, che non venne accettato da Batterham, la porta, nel 1927, a chiedere d’iniziare i corsi di catechismo per ricevere il battesimo in una Chiesa cattolica.
La svolta definitiva nella sua vita avviene nel 1933:  il movimento Catholic Worker inizia l’attività di assistenza in modo molto modesto aprendo due cucine all’aperto par sfamare i tanti lavoratori disoccupati colpiti dalla grande depressione economica degli anni Trenta.
Ben presto le opere di carità si moltiplicano:  grazie all’aiuto di alcuni esperti agrari, sorgono cooperative specializzate nella produzione di alimenti coltivati con metodi naturali e viene anche fondato un giornale che riporta i progressi compiuti dalle varie iniziative del Catholic Worker Movement.
Per sottolineare il grande altruismo di Dorothy Day, l’autore della sua biografia sottolinea che in oltre cinquant’anni di attività la serva di Dio non ha mai percepito alcun salario.
(©L’Osservatore Romano – 1 dicembre 2010)

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