Itinerario per l’Avvento:

 Per l’avvento: itinerario.

L’incontro: la samaritana

1.  Il contesto.
Il pozzo risale al capostipite della tradizione storica, costituisce un’oasi di ristoro  per il viandante assetato,

per la donna e la sua vita ordinaria; l’acqua assurge a simbolo di freschezza, di novità, di vita; la samaritana

per inveterata consuetudine impersona distanza, contrasto, ostilità

però possiede strumenti per attingere… Gesù    giudeo, stanco, assetato, disponibile

ma privo di strumenti per attingere all’acqua del pozzo…

2.  Le tappe di un progressivo incontro

1a tappa: l’acqua Gesù parte dal riconoscimento della propria situazione, di bisogno, di necessità:

– Dammi da bere.
La domanda spacca la barriera, invita alla solidarietà oltre la diversità, la diffidenza, l’avversione…

Donde la sorpresa:

– Come mai tu che sei giudeo?…

2a tappa: il rapporto personale L’acqua non è il dono più importante da condividere

– Se tu conoscessi il dono di Dio… Condividere l’acqua è solo un simbolo.
Colui che Ti chiede da bere mette in gioco altri valori:

-ricompone le relazioni,

-offre amicizia,

-riafferma la solidarietà…

Ricostruisce insomma un mondo spirituale infranto, ricompone un’antica amicizia.
3a tappa: un’altra acqua L’acqua che attingi dal pozzo non estingue la sete che momentaneamente.
C’è un’altra acqua: quella che attingi può solo evocarla: chi ne beve non avrà mai più sete… Un’ acqua più fresca e tersa di questa, straordinaria nelle sue proprietà… La donna intuisce, ma resta attaccata alla concretezza del vivere quotidiano:

– Signore, dammi di quest’ acqua.
A sua volta la donna si apre al dono; ora  è lei che lo chiede a Gesù, come prima Lui l’aveva chiesta prima a lei.
Il rapporto è instaurato: è reciproco

4a tappa: ed è reciproca la disponibilità A questo punto può essere evocata la situazione personale.
E Gesù può far riferimento alla sua vita, scandagliandone i recessi anche ambigui ed oscuri; su questi si dimostra a piena conoscenza:

– Va a chiamare tuo marito consente alla donna di  intravedere la singolarità del suo interlocutore.
5a tappa: annuncio del vero Dio La puntuale lettura che Egli fa della sua vita spinge la donna a porre l’interrogativo, che probabilmente assilla la sua interiore esperienza di credente: – E’ questo monte o Gerusalemme il luogo dell’adorazione di Dio? Gesù spalanca gli orizzonti: anche sul Garizim è legittimo adorare Dio.
L’importante è adorare il vero Dio, in ispirito e verità.
6a tappa: E tu chi sei? Solo Lui, il Messia sarà in grado di rivelare dove sta la verità, se dalla parte dei samaritani o dei giudei: – quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa.
A questo punto la donna è preparata; può capire: – Gesù le disse: Sono io che ti parlo!

3.
Un cammino progressivo:   dalla diffidenza all’accoglienza dall’accoglienza alla disponibilità dalla disponibilità al dono reciproco dal dono al coinvolgimento dell’esistenza dal coinvolgimento dell’esistenza al riconoscimento di Dio dal riconoscimento di Dio alla manifestazione del suo Messia dal riconoscimento del Messia all’annuncio ai propri concittadini.
4.
La logica dell’accesso al… segreto

– chiede un favore…

– si porta oltre il piano orizzontale

– offre la propria disponibilità

– induce ad aspettare un dono

– rivela un aspetto che lascia intuire la ‘diversità’ dell’interlocutore

– cui si può confidare l’attesa interiore, perché in grado di rispondere

– con una risposta sorprendente,

– anzi rivelativa del segreto che Egli nasconde,

– induce a proclamarlo ai propri concittadini! L’incontro trasforma l’identità della donna:

da straniera e ostile

a discepola appassionata che accoglie ed annuncia.