Sociologia dell’istruzione e della formazione

Guglielmo Malizia e Giovanni Lo Grande.

Sociologia dell’istruzione e della formazione. Una introduzione, Milano, Franco Angeli, 2019.

L’ipotesi alla base del volume è che la scuola e la formazione professionale (FP) possono esercitare un impatto positivo sulla società, anche se a determinate condizioni, che però sono quelle che consentono un efficace servizio all’educazione dei giovani, in particolare di quelli più svantaggiati.

Infatti, sembrano del tutto insufficienti sia l’interpretazione trionfalista e ingenua che del ruolo del sistema di istruzione e di formazione ha dato il funzionalismo, sia il pessimismo radicale delle teorie neo-marxista e della riproduzione. Per il primo, infatti, la scuola/FP è solo positività in quanto: è perfettamente funzionale alla trasformazione delle capacità in competenze e allo sviluppo economico, risulta un valido strumento di promozione sociale e contribuisce adeguatamente all’integrazione delle nuove generazioni nella società e alla coesione di quest’ultima. Per la teoria marxista e della riproduzione, al contrario, la scuola/FP è solo: sovrastruttura e apparato ideologico di Stato in quanto trasmette l’ideologia e la fa accettare, e non fattore di cambiamento, ma frutto del cambiamento che avviene nel modo di produzione; agenzia di riproduzione sociale nel senso che perpetua l’ingiusta distribuzione delle ricchezze e del potere nella società; strumento di corrispondenza tra le pratiche sociali della educazione e quelle del mondo produttivo per cui convince ad accettare acriticamente le storture del capitalismo; irriformabile se prima non avviene una riforma delle strutture sociali; uno strumento di lotta tra i gruppi e non di apprendimento; una forma di spreco perché si può imparare tutto sul mondo del lavoro; determinata da fattori macro-sociali che sfuggono al controllo dei singoli.

Per una corretta interpretazione sociologica della scuola può aiutare un approccio multidimensionale che cerca di integrare con gli aspetti negativi elencati sopra quelli positivi evidenziati dalla riproduzione contraddittoria, dalla concezione neo-weberiana e dall’interazionismo fenomenologico. In base alle loro conclusioni si può dire che la scuola/FP è anche: dotata di autonomia relativa rispetto alle dinamiche sociali; strumento di contraddizione che svolge una funzione contro-funzionale rispetto alle diseguaglianze sociali; riformabile anche nella società capitalista; mezzo di elevazione delle classi subalterne in quanto fornisce ai loro figli i titoli di studio per l’accesso alla classe dirigente; in grado di trasmettere competenze e cultura con una valenza di emancipazione e di liberazione; costruita sull’interazione degli attori sociali e non solo determinata dalla dinamiche macro-sociali.

Una novità importante del volume è già nel titolo da cui risulta che non ci si occuperà soltanto di scuola, ma anche di formazione professionale. Inoltre, il libro non si limita a presentare le principali teorie sociologiche della scuola/FP, ma la seconda sezione è dedicata alle tematiche più importanti: istruzione e stratificazione sociale; istruzione e politica; istruzione ed economia; l’organizzazione dell’istruzione e della formazione.

Destinatari del volume sono i dirigenti e i formatori della FP, gli studenti che si stanno preparando per operare nella scuola/FP, gli insegnanti e i dirigenti scolastici e gli amministratori e i politici impegnati in questi settori.

Guglielmo Malizia è professore emerito di sociologia dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana, già decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione, direttore dell’Istituto di Sociologia dell’Educazione della medesima Facoltà e direttore del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana.

Giovanni Lo Grande ha insegnato Sociologia delle religioni e Sociologia dell’educazione all’Università Pontifica Salesiana, nelle sedi di Roma e di Messina. Si occupa di socializzazione religiosa, istruzione e formazione professionale e devianza giovanile; attualmente è direttore del Centro di Formazione Professionale salesiano “Gesù Adolescente” di Palermo.