“Comunicazione e missione”, dieci anni dopo

“L’impegno educativo sul versante della nuova cultura mediatica dovrà costituire negli anni a venire un ambito privilegiato per la missione della Chiesa”. Si conclude così il n. 51 di Educare alla vita buona del Vangelo, testo degli Orientamenti pastorali della Chiesa italiana per il decennio in corso. Poco prima, dopo aver ricordato che “la comunità cristiana guarda con particolare attenzione al mondo della comunicazione come a una dimensione dotata di una rilevanza imponente per l’educazione”, i nostri vescovi rinviano alla necessaria “alleanza fra i diversi soggetti che tale impresa educativa richiede”.
Su questo sfondo intendiamo riprendere in mano il Direttorio Comunicazione e missione, a dieci anni dalla sua pubblicazione. L’obiettivo che ci muove non è certo una celebrazione fine a se stessa, quanto quello di aiutarci a capire come continuare a comunicare il Vangelo nella cultura mediale, valorizzando percorsi e iniziative pastorali che possano tradurre quell’orizzonte in prassi operative.
Con questo spirito venerdì 12 dicembre a Roma (presso la Domus Pacis, Via Torre Rossa, 94) si incontreranno tutti i responsabili diocesani e regionali delle comunicazioni sociali, per un momento di studio e riflessione.
Il programma sarà aperto alle 15 dal saluto del Segretario generale, Mons. Nunzio Galantino; un primo intervento – per ritornare alla freschezza degli anni in cui il Direttorio è stato messo a punto – è stato affidato a Mons. Claudio Giuliodori; un secondo, mirato ad una disamina del presente con lo sguardo aperto al futuro che ci attende, curato da Mons. Domenico Pompili, in qualità di direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali; seguirà una tavola rotonda, moderata da d. Ivan Maffeis, con i direttori dei media  della CEI – Paolo Ruffini, Lucio Brunelli, Domenico Delle Foglie e Marco Tarquinio – che si confronteranno sulla comunicazione della Chiesa nell’era della convergenza mediale.  La conclusione è prevista per le ore 18.
L’incontro è collocato all’interno della due giorni “in presenza” dei corsisti Anicec per la formazione degli animatori della cultura e della comunicazione, figura sulla quale il Direttorio investe sia sotto il profilo culturale che pastorale.