Letture ad alta voce in classe per promuovere l’amore per i libri

Ha già raccolto importanti ed entusiastiche adesioni l’appello del ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, lanciato a Bologna, in occasione della presentazione di «Libriamoci», l’iniziativa promossa dai ministeri dei Beni culturali e dell’Istruzione e rivolta a tutte le scuole italiane, invitate a sospendere per tre giorni le lezioni e a dedicare le mattine del 29, 30 e 31 ottobre alla lettura di libri a voce alta, in classe. Franceschini aveva invitato «attori, registi scrittori, musicisti, editori, giornalisti, intellettuali e sindaci a dare la propria disponibilità» per andare in una scuola a declamare le loro pagine preferite o quelle segnalate dai ragazzi e dagli insegnanti in una scuola a leggere». Il primo a farsi avanti è stato Gino Paoli, cantante e presidente Siae. «Raccolgo con entusiasmo l’invito del ministro Dario Franceschini e do la mia disponibilità», ha detto il cantante. A lui si sono uniti autori Siae, giornalisti del Corriere della Sera e della Rai, rappresentanti di associazioni di artisti, del Salone del Libro di Torino. personaggi del mondo dell’editoria e dello spettacolo.

Il piacere di leggere

L’iniziativa «rivoluzionaria» punta a reclutare testimonial, scrittori, politici, attori, che sappiano trasmettere ai ragazzi il piacere di leggere. Tre giorni dedicati alla lettura nelle scuole per liberare la parola scritta da quel profumo di obbligo e dall’ossessione per la valutazione che spesso si percepiscono nelle aule. «Libriamoci» il titolo scelto per la manifestazione: «Un vero e proprio evento – ha detto Franceschini – su modello dei tanti festival del cinema, della letteratura e della filosofia, che attraggono folle, ma senza spostare di un’unità lo sparuto numero di lettori della Penisola». Libriamoci, invece, secondo il ministro potrà accendere anche in chi non frequenta assiduamente le pagine scritte la scintilla che lo potrà trasformare in lettore. «Soprattutto se si fa sistema», dice il ministro.

Il tempo della lettura

Una mobilitazione culturale che vuole anche «rivendicare la lentezza della lettura». «In un mondo che va sempre più veloce – ha detto Franceschini – questa è la chiave per far capire ai giovani il valore della lettura, che non può diventare veloce, non può essere multitasking, ma consente di usare per se stessi la risorsa in assoluto più limitata: il tempo». «Prendetevi del tempo per voi stessi – è l’esortazione del ministro -: se scoprite la lettura da giovani, poi non la mollate più».

Attori, scrittori, musicisti in classe

Ecco dunque che per spingere ad amare la pagina scritta, i ministeri dell’Istruzione e dei beni culturali promuovono nelle scuole di ogni ordine e grado giornate aperte alla lettura. Grazie alla collaborazione con il Corriere della Sera, la Conferenza delle Regioni, l’Anci, il salone internazionale del libro di Torino, Rai Fiction, la Fondazione Bellonci, nella tre giorni d’autunno entreranno nelle aule scrittori, attori, sportivi, musicisti e amministratori locali che leggeranno ad alta voce insieme agli studenti. «Si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere la lettura e trasmettere l’amore per i libri, non come un dovere ma come strumento per crescere come individui, che ci rende liberi» ha affermato Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura.

#un amore di libro

Tra le iniziative collegate alla maratona di lettura tra i banchi, anche l’hashtag #unamoredilibro con cui il Corriere della Sera invita i lettori di ogni età a segnalare il libro che ha cambiato loro la vita; e l’iniziativa di Rai Fiction (che ha realizzato uno spot per ricordare che «un terzo delle fiction Rai nasce dai libri») che inserirà un riferimento a Libriamoci in una puntata di «Un posto al sole». È inoltre attivo un sito internet dedicato (www.ilmaggiodeilibri.it), dove le istituzioni scolastiche potranno prendere spunti per organizzare iniziative e attività nelle proprie scuole. Consigli e format di letture ad alta voce verranno diffusi anche sul web.

Patrimonio da condividere

Alla presentazione ufficiale, a Bologna, è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: «Leggere libri ad alta voce e recitarli è un modo per condividere la visione del mondo degli autori – ha spiegato il ministro – e diventa un’azione collettiva per la condivisione di un patrimonio. La scuola è il luogo ideale per farlo». «Come diceva Don Milani – ha aggiunto Giannini – dobbiamo ridare la parola ai ragazzi. Capire un testo, imparare ad esprimersi, e a comprendere il mondo: questo li aiuta ad esercitare il loro diritto di parlare».

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#unamoredilibro: raccontaci il romanzo che ti ha cambiato la vita

Il 29, 30 e 31 ottobre sono le Giornate della lettura nelle scuole: i giornalisti del «Corriere» torneranno sui banchi per parlare del loro libro preferito. E dei vostri

Ragazzi, tenete a mente queste date: 29, 30 e 31 ottobre! Sono le tre Giornate della Lettura lanciate per la prima volta quest’anno dal Ministero dell’Istruzione d’accordo con quello dei Beni Culturali per promuovere l’amore per i libri nelle scuole. Il «Corriere della Sera» ha deciso di partecipare a questa iniziativa lanciando l’hashtag #unamoredilibro e invitando i lettori, siano essi studenti, insegnanti o genitori, a dare il proprio consiglio, a raccontarci il loro romanzo del cuore: non un compito a comando ma un esercizio libero e soprattutto sincero, quasi una confessione delle corde che quel libro è riuscito a toccare in voi, di come ha cambiato il vostro modo di porvi rispetto agli altri e magari a voi stessi. Perché è questo che fanno i libri, quando s’incontra quello giusto… Per partecipare basta iscriversi alla community di Passaparola di «Corriere» (solo per i maggiorenni) o postare il vostro consiglio su twitter con l’hashtag#unamoredilibro a partire dal 15 ottobre.

L’idea di #unamoredilibro nasce come evoluzione dell’iniziativa lanciata quest’estate dal Corriere Scuola con la sua «Biblioteca dei Ragazzi»: una raccolta di titoli (e di incipit) consigliati dalle firme del giornale da cui studenti e — perché no? — professori in cerca di uno spunto possono attingere liberamente. Si va dalle «Tigri di Mompracem» a «Orgoglio e pregiudizio», dall’«Isola del tesoro» all’«Uomo senza qualità», senza distinzioni fra alto e basso. Perché l’unica condizione richiesta ai giornalisti del Corriere è stata di essere fedeli ai propri ricordi, di fare un viaggio a ritroso per ricordare com’erano allora, quando fecero la conoscenza di Thomas Mann e Goethe, Calvino e Fenoglio, Hemingway e Camus. I loro suggerimenti di lettura così come quelli che arriveranno sul sito del Canale Scuola verranno letti e condivisi dai giornalisti del «Corriere della Sera» che parteciperanno attivamente alle tre Giornate della Lettura tornando per una volta sui banchi delle scuole di tutta Italia per confrontarsi con ragazzi e prof sui loro libri preferiti.

Oltre alla Biblioteca dei ragazzi, il «Corriere» mette a disposizione di studenti e professori la collana Bompiani «Storie dal Quotidiano», una serie di titoli scritti dai suoi giornalisti su temi centrali per l’educazione dei ragazzi alla responsabilità e alla cittadinanza attiva: dalla tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico alla memoria della Shoah, dai valori dello sport alla scoperta dell’amore e alla sfida del bullismo, dai giovani migranti al genio scientifico e alla passione civile e politica dei grandi italiani come Rita Levi Montalcini e Piero Gobetti. Gli autori sono a disposizione anch’essi delle scuole per parlarne con ragazzi e docenti.