Benedetto XVI: “sull’umanità lo sguardo della benedizione”

Il “primo grande messaggio che giunge a noidalla Domenica delle Palme è “l’invito ad assumere il giusto sguardo sull’umanità intera, sulle genti che formano il mondo, sulle sue varie culture e civiltà”. Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, nella messa per la Domenica delle Palme a piazza San Pietro.

Lo sguardo che il credente riceve da Cristo – ha chiarito il Papa – è lo sguardo della benedizione: uno sguardo sapiente e amorevole, capace di cogliere la bellezza del mondo e di compatirne la fragilità. In questo sguardo traspare lo sguardo stesso di Dio sugli uomini che Egli ama e sulla creazione, opera delle sue mani”. Secondo il Santo Padre, “il nodo della festa di oggi, anche per noi”, sta nella domanda: “Chi è per noi Gesù di Nazaret?”. Si tratta, ha evidenziato il Pontefice, di “una questione cruciale, questa, che non possiamo eludere, tanto più che proprio in questa settimana siamo chiamati a seguire il nostro Re che sceglie come trono la croce; siamo chiamati a seguire un Messia che non ci assicura una facile felicità terrena, ma la felicità del cielo, la beatitudine di Dio”.

Per Benedetto XVI, devono essere due i sentimenti di questi giorni: “la lode” ed “il ringraziamento, perché in questa Settimana Santa il Signore Gesù rinnoverà il dono più grande”: “ci donerà la sua vita, il suo corpo e il suo sangue, il suo amore”.

Inoltre…

Nella messa della Domenica delle Palme si è celebrata anche la Giornata mondiale della gioventù. Per il Pontefice, “è la decisione che porta alla vera gioia, come ho voluto ricordare nel Messaggio ai Giovani per questa Giornata, ‘Siate sempre lieti nel Signore’, e come avvenne per santa Chiara di Assisi, che, ottocento anni or sono, trascinata dall’esempio di san Francesco e dei suoi primi compagni, proprio nella Domenica delle Palme, lasciò la casa paterna per consacrarsi totalmente al Signore: aveva diciotto anni ed ebbe il coraggio della fede e dell’amore, di decidersi per Cristo, trovando in Lui la gioia e la pace”.

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI