L’autrice GIUSEPPINA BATTISTA
l'Autrice ha conseguito il dottorato in Teologia, sotto la direzione del pro£ René Marlé, s.j. presso l’Institut Catholique di Parigi. Per la sua ricerca sulperiodo di Umanesimo e antiUmanesimo ha potuto far tesoro della consulenza e suggerimenti del prof. Pietre Riché.
Da molti anni si dedica allo studio della Teologia orientando ricerca, studi e pubblicazioni al particolare versante dell'educazione. Lo studio di vari Autori, dal tempo patristico sino ai nostri giorni, ha suscitato in lei particolare attenzione per la varietà dei testi e la plurale declinazione della teologia.
Con i dati raccolti dalla ricerca ormai di anni, l'Autrice ha individuato proprio nei principi valoriali e di riferimento, la solida base di un’educazione pienamente umana, così da coniugare le pretese della trascendenza con quelle reclamate dai mutamenti delle società. Da qui l'idea e la realizzazione di questo studio che propone una antologia di testi.
La sua attività di studio e di ricerca, inerente al tema dell'educazione cristiana, è stata accompagnata da un costante servizio educativo nella scuola statale e in varie Università Pontificie.
Attualmente, è docente incaricata per i corsi di Teologia dell’ Educazione e di Storia della catechesi presso l'Istituto Pastorale Redemptor hominis della Pontificia Università Lateranense
Il Lavoro.
Dal titolo del lavoro appare evidente l'intenzione di offrire una riflessione sulla teologia cristiana dell'educazione avendo presente la pluralità di modelli e di metodi registrati nella vita bimillenaria della Chiesa. Il lavoro si divide in due parti; la prima propone uno studio che rimanda alla seconda parte in cui viene offerta una antologia di testi in ordine cronologico, secondo la sequenza dei temi sviluppati nei singoli capitoli dello studio.
Con la proposta di questa antologia si Vuole colmare un vuoto e offrire l'utile servizio proprio di una raccolta di testi sparsi nelle edizioni, le più varie, e non sempre di facile consultazione. Con questa propria originalità, e partendo dal Vangelo di Gesù Cristo, il Maestro, si vogliono illustrare ideale e prassi nel campo educativo, alla luce delle fonti lasciate da eminenti teologi ed educatori.
Il volume, con la materia trattata e con il metodo seguito, lascia una eco e apre un cantiere di lavoro, per la continuità della ricerca e dello studio attraverso il confronto tra le distinte letture teologiche e le varie ricadute
Il significato.
In collaborazione con le scienze dell'educazione, la teologia può analizzare i principali problemi che le culture attuali pongono alla fede delle comunità cristiane in campo educativo e pedagogico; da parte sua, la teologia dell'educazione deve studiare in profondità i processi di conversione e di crescita cristiana, per comprendere in quale modo essi possano diventare contemporaneamente processi di autentica promozione e di maturazione umana, definendo contemporaneamente le componenti essenziali dell'educazione cristiana e contribuendo, in definitiva, alla comprensione e alla soluzione dei problemi educativi.
C'è dunque una trama intensa e feconda tra sviluppo umano e sviluppo cristiano: sviluppi che nel travaglio dell'epoca contemporanea si presentano piuttosto articolati, difficoltosi e contrassegnati da molte urgenze ed emergenze.
La Collana.
La collana Vivae voces contiene opere monografiche e risultati del confronto di varie discipline su questioni cruciali per la ricerca. L'intento è raccogliere le voci più significative e rilevanti di quelle discipline considerate vitali nel panorama culturale, teologico ed ecclesiale contemporaneo, nel tentativo di raggiungere un'efficace visione d'insieme su tematiche che segnano il cambiamento culturale in corso.
Volumetto che presenta un’utile sintesi dell’evoluzione registratasi negli ultimi cinquant’anni in tema di insegnamento religioso (IR) nella scuola pubblica europea. In questa articolata storia si possono distinguere tre grandi fasi che vengono illustrate nei tre capitoli centrali del testo. La prima fase si sviluppa negli anni dell’immediato postconcilio e vede la progressiva distinzione tra l’IR e la catechesi propriamente detta. È il tempo della «de-catechizzazione» dell’IR; fenomeno favorito da svariati fattori quali: la secolarizzazione delle società, l’affermazione della laicità dello stato, la formazione di società sempre più multietniche e multireligiose, la crescente incapacità delle agenzie educative e di socializzazione di trasmettere il tradizionale capitale simbolico di valori e costumi di vita, il ripensamento dell’educazione, la riflessione dei centri di studio teologico-pastorali, ecc. In questo variegato contesto si supera progressivamente l’IR confessionale-catechistico presente in tanti paesi europei, col supporto della riflessione teologica, psicologica e filosofica. Tale riflessione contribuisce alla nascita di un nuovo paradigma della pedagogia religiosa: dalla centralità della dottrina si passa alla centralità della persona; l’IR si fa ermeneutica dei problemi del soggetto. Si afferma un’ottica esistenziale o antropologica che sostituisce l’ottica essenziale o teologica. La seconda fase va approssimativamente dalla metà degli anni Sessanta alla caduta del Muro (1989). In quegli anni si realizza il processo di «scolarizzazione» dello studio della religione: l’IR sente la necessità di ri-legittimarsi, sia come disciplina nel contesto di un sistema scolastico sempre più rigoroso, sia come offerta culturale educativamente valida per i giovani in cerca di valori. L’istruzione religiosa intende offrire un suo specifico contributo in campo noetico e valoriale adeguandosi all’evoluzione di una scuola che è in perenne riforma. In questo contesto si afferma la distinzione ed insieme la complementarità tra IR e catechesi. Si assiste quindi ad una progressiva attenuazione della confessionalità dell’IR: una confessionalità che è «negoziata» nei paesi ove vige il sistema concordatario tra Stato e Chiesa, «ricuperata» nei paesi dell’ex blocco sovietico, «assorbita» dall’etica civile negli stati di tradizione protestante. L’IR diventa disciplina curriculare, di cui si cura la fondazione epistemologica su basi diverse, quali la teologia, le scienze della religione, l’interdisciplinarità. La terza fase si sviluppa negli ultimi vent’anni ed è caratterizzata da un’«emergenza della diversità religiosa» che conduce inevitabilmente a formulare un nuovo paradigma per l’IR. Il pluralismo relativizza la centralità delle Chiese, e anche se un singolo Stato riconosce il valore della tradizione storica di una Chiesa particolare, questa non ha più il monopolio dell’IR nella scuola pubblica. In concreto, tale insegnamento è toccato dalle riforme curricolari dei sistemi educativi e scolastici, mentre i vari paesi e il Consiglio d’Europa si occupano di gestire, in modi diversi, la diversità religiosa. In particolare, gli organismi europei in questi ultimi anni hanno chiesto un IR corretto che educhi: alla cittadinanza e alla comprensione reciproca tra culture e religioni; al dialogo tra popoli e culture; allo studio serio del fatto religioso; ad una sensibilità non confessionale per il religioso, ecc. In prospettiva di futuro, poi, ad un IR svolto ormai in una società postmoderna si chiede di aprirsi dal pluralismo intracristiano alla multi religiosità; di collaborare al passaggio da una cittadinanza etnica ad una cittadinanza etica e al nascere di una scuola intesa come laboratorio di interculturalità. Il testo è corredato da utili tabelle riassuntive, da una aggiornata bibliografia e da un lessico che mostra all’evidenza l’estrema varietà dei termini con cui, oggi, nei vari stati europei si presentano l’IR e le sue alternative.
G. Biancardi
In ogni stadio della vita cristiana i battezzati hanno bisogno di una proposta adeguata alla loro vita spirituale, con una riflessione specifica che sostenga la fede nell'esperienza storica.
Gli itinerari di educazione alla fede, coordinate generali
Presentazione del libro
Il concetto di "itinerario" ha decisamente un gusto biblico, leggiamo infatti in Deuteronomio 8,2-5: "Ricordati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. Il tuo mantello non ti siè logorato addosso e il tuo piede si è gonfiato durante questi quarant'anni. Riconosci dunque in cuor tuo che, come uomo corregge il figlio, così il Signore, tuo Dio, corregge te".
La fede è...? Tredici conversazioni, domande e risposte utili per chi cerca, inutili, forse, per chi è prevenuto
Il libro è nato dal desiderio di alcuni giovani, liceali, universitari e neolaureati accomunati da un bisogno: avere risposte semplici e chiare alle obiezioni più comuni sulla fede che spesso sorgono nei giovani e tra i giovani.
Le domande sono state sintetizzate e raggruppate per argomento da un giovane medico, mentre le risposte sono date da un sacerdote che attinge alla sua ricca esperienza di insegnante ed educatore a contatto con il mondo giovanile. Il linguaggio è volutamente scorrevole: sono evitati termini "tecnici", mentre si fa largo uso di episodi ed esperienze di vita quotidiana, e di ampie citazioni della Parola di Dio.
di Gionatan De Marco
Felicità, gioia, beatitudine! Sono parole che fanno vibrare in profondità il cuore di tutti e soprattutto dei giovani.
Sono la ricerca continua nascosta o palese in ogni azione, in ogni scelta che si compie, ogni giorno e ... per tutta la vita! Ma chi può darci la gioia, quella vera, quella piena, e chi può indicarci la via per raggiungerla?
"Io sono venuto perchè abbiate la gioia e la vostra gioia sia perfetta"
Sono le parole di Gesù di Nazareth! E' lui la sorgente della gioia vera e piena, ed è Lui che indica la strada per raggiungerla: la strada delle Beatitudini! Beati ... Beati ... Beati...
Con le sue profonde e insieme semplici riflessioni e il suo stile agile, vicino allo stile, alla sensibilità e alla vita dei giovani, don Gionatan offre un aiuto per incamminarsi sulla via delle Beatitudini.
Possano molti, stimolati da queste riflessioni, mettersi alla sequela di Gesù!Potranno attestare al mondo intero che la felicità è possibile!
+ Vito de GrisantisVescovo di Ugento - S. Maria di Leuca
Gionatan De Marco, giovane sacerdote della Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, nasce a Tricase (Le) l'8 ottobre 1981 e il 13 dicembre dello stesso anno inizia il suo cammino di vita cristiana con il dono del Battesimo, ricevuto dalle mani di don Tonino Bello.E' ordinato sacerdote il 26 agosto 2006.Attualmente è Assistente diocesano dell'Azione Cattolica
Omelia di chiusura del Sinodo
Adulti (42)
Al cinema (91)
annale (1)
bibbia e catechesi (1)
Box pubblicità (3)
Catechesi (142)
catechesi e catechisti (1)
Catechisti (34)
Chiesa (178)
Cultura (144)
Didattica (282)
Dizionario catechetica (1)
Documenti (184)
documenti (3)
Educazione (91)
Educazione (93)
EreNews (51)
esperienza religiosa (3)
Eventi (205)
Formazione (393)
Giovani (135)
Gruppi/Movimenti (56)
Identità (11)
In evidenza (149)
In libreria (138)
Iniziative Formative (48)
Iniziazione (25)
Interscambio (63)
IRC (517)
La domenica (433)
libri (25)
libro del mese (11)
Linguaggio (125)
Master (1)
Media (7)
Normativa (39)
Novità (733)
PG Salesiana (16)
Primo Annuncio (70)
Processi (53)
Ricerche (29)
Scuola dell'Infanzia (4)
Scuola e Religione (59)
scuola e religione (1)
Scuola Primaria (6)
Secondaria I grado (6)
Secondaria II grado (7)
Sperimentazioni (22)
Spiritualità (49)
Storia e Teoria (86)
studi (8)
Sussidi (107)
Temi (290)
Video (45)